Chiedete al grappaiolo Grappa News L'opinione

Le vostre domande

Come mai nel Sud Italia esistono pochissime grapperie? E’ solo una questione di tradizione e cultura o ci sono anche altri motivi?

Manuela

Il fatto che per molti anni i consumi di grappa siano stati appannaggio del Nord Italia, e specialmente delle regioni più fredde e montane, ha certamente influenzato fortemente la localizzazione delle distillerie. Per decenni le vinacce del Sud sono state conferite ai distillatori di grappa del Nord, oppure trasformate localmente in alcol. Anche al Sud infatti da molto tempo operano distillerie, ma esse si sono dedicate perlopiù appunto alla distillazione di alcol – ottenuto da una distillazione “spinta” di vinacce o di vino – o di brandy, che è distillato di vino. Recentemente alcune distillerie di questo tipo hanno introdotto anche la distillazione della grappa. Addirittura sono sorte diverse nuove distillerie di grappa, che per ottenere distillati di pregio si avvalgono della qualità degli impianti, nonché della bontà delle vinacce locali e del buon nome che i vini del Sud Italia si stanno guadagnando sul mercato.


Esistono dei vitigni che non sono assolutamente idonei alla produzione di grappa?

Francesco

Tutti i vitigni sono idonei alla produzione della grappa. Le denominazione di grappa è riservata esclusivamente all’acquavite di vinaccia ottenuta da materie prime ricavate da uve prodotte e vinificate in Italia. Quindi da qualsiasi vitigno atto a produrre vino.

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