L'opinione

Che cosa si attende la grappa dal 2024? Il pensiero di Francesco Montalbano

Siamo a fine anno e, per tutti, come sempre, è tempo di bilanci. Ma anche di pensare a come sarà il 2024. Abbiamo quindi chiesto ad alcuni grappaioli, che essendo molto vicino alla nostra acquavite di bandiera hanno con essa una relazione empatica, che cosa si aspetta la grappa dal nuovo anno. Vi riportiamo le risposte esattamente come sono state espresse.

Riguardo a cosa mi aspetto dalla Grappa per il 2024, cosa dire….
Mi aspetto che sia l’anno in cui, anche tramite le attività che il Consorzio riuscirà a mettere in campo, la grappa susciti finalmente quell’interesse nei giovani consumatori che merita di avere, sia nel suo impiego nelle nuove occasioni di consumo, sia nelle più tradizionali.
Mi aspetto, poi, che si cominci a parlare più diffusamente delle peculiarità che contraddistinguono le diverse tipologie di grappa su base regionale, le caratteristiche organolettiche di ognuna di queste che dipendono dall’uvaggio utilizzato nei vini, nelle tecniche di lavorazione in cantina e, chiaramente, dalle diverse tradizioni distillatorie che variano da regione a regione e che rendono questo distillato tanto interessante e diversificato. In poche parole, che anche verso la grappa si ottenga la stessa attenzione che si riserva giustamente ai vini dello stivale e alla valorizzazione delle differenze di questi hanno e che rendono il nostro territorio così enologicamente straordinario.

Francesco Montalbano
Distilleria Deta
www.detadistilleria.it

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