L'opinione

Che cosa si attende la grappa dal 2024? Il pensiero di Riccardo Ravasio

Siamo a fine anno e, per tutti, come sempre, è tempo di bilanci. Ma anche di pensare a come sarà il 2024. Abbiamo quindi chiesto ad alcuni grappaioli, che essendo molto vicino alla nostra acquavite di bandiera hanno con essa una relazione empatica, che cosa si aspetta la grappa dal nuovo anno. Vi riportiamo le risposte esattamente come sono state espresse.

Cosa si attende la Grappa… provo a mettermi nei suoi panni.
“Sono a questo mondo da molti, molti anni, ormai.
Le ho viste tutte: mi hanno distillata sin dai tempi più lontani: con metodi rudimentali, trattando male la mia mamma, la buccia dell’uva, che pure, quanto a meraviglie, abbondava.
Mi hanno prescritta come medicina, mi hanno miscelata con erbe e radici, mi hanno perfino bevuta sul ghiaccio (che mi vien freddo e mi si induriscono le giunture…).
Mi hanno scottata, bruciata, affumicata.
Mi hanno tagliato testa e coda, mi hanno messo ad invecchiare nel legno, me ne hanno fatte di tutti i colori, per farmi sempre più bella e più buona.
Mi sembra di avere vissuto una favola degna di My Fair Lady.
Oggi, grazie alle generazioni di Maestri che mi hanno forgiata, potrei stare a pieno titolo nei mobili bar delle più eleganti location del mondo, nei bicchieri di intenditori che amano e apprezzano la vera qualità, la stoffa autentica della quale son fatta, la storia magica che sta dietro la mia annuale rinascita.
Eppure… eppure, questa immagine ancora mi sembra lontana.
Ecco, mi aspetto e spero, dal 2024, che qualche principe azzurro (il Consorzio…?) mi prenda per mano e mi faccia girare il mondo.
In prima classe, ovviamente. Una star non si accontenta di meno.”

Riccardo Ravasio
Distilleria Bertagnolli
www.distilleriabertagnolli.it

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