L'opinione

Che cosa si attende la grappa dal 2024? Il pensiero di Elvio Bonollo

Siamo a fine anno e, per tutti, come sempre, è tempo di bilanci. Ma anche di pensare a come sarà il 2024. Abbiamo quindi chiesto ad alcuni grappaioli, che essendo molto vicino alla nostra acquavite di bandiera hanno con essa una relazione empatica, che cosa si aspetta la grappa dal nuovo anno. Vi riportiamo le risposte esattamente come sono state espresse.

Il 2024 sarà un anno importante per la Grappa, un anno in cui mi auguro che possa veramente ricevere tutta l’attenzione che merita.
Dal punto di vista tecnico diventerà operativa la sua certificazione come Indicazione Geografica ad opera di ADM Cert e si rafforzerà l’attività del Consorzio Nazionale Grappa che chiederà il riconoscimento ufficiale.
Sul fronte consumi spero che un numero crescente di giovani scoprano il nostro distillato di bandiera e si appassionino al suo carattere organoletticamente distintivo ed intrigante, frutto di un mix autentico non solo di tanta storia e tradizione, ma anche di quella creatività, voglia di superarsi giorno dopo giorno che continua a contraddistingue il DNA dei maestri distillatori italiani. Spero, anche, che sempre più persone comprendano e spieghino il valore della grappa in termini di sostenibilità che è straordinariamente già insita nel suo stesso concetto: trova, infatti, origine nella vinaccia che da sottoprodotto del vino diventa una impareggiabile fonte di aromi giungendo fino alla valorizzazione di ciò che resta anche dopo la distillazione in un’espressione di compiuta ed affascinante economia circolare.

Elvio Bonollo
Distillerie Bonollo Umberto
www.bonollo.it

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