L'opinione

Che cosa si attende la grappa dal 2024? Il pensiero di Alessandro Revel Chion

Siamo a fine anno e, per tutti, come sempre, è tempo di bilanci. Ma anche di pensare a come sarà il 2024. Abbiamo quindi chiesto ad alcuni grappaioli, che essendo molto vicino alla nostra acquavite di bandiera hanno con essa una relazione empatica, che cosa si aspetta la grappa dal nuovo anno. Vi riportiamo le risposte esattamente come sono state espresse.

Il 2024 inizia bene per grappa con la partenza del sistema di controlli atti a certificare la Grappa IG.
L’indicazione geografica sicuramente migliorerà l’immagine a livello internazionale del nostro distillato nazionale.
I distillatori dovranno prendere coscienza di quanto sia importante mantenere ben chiara l’identità della grappa.
Vale la pena, per esempio, cercare spazi commerciali nel mondo del bere miscelato? Ne dubito.
È innegabile che il consumo degli alcolici sia in costante flessione e la tattica di seguire alcune mode può essere controproducente.
Il consumatore di grappa si affiderà sempre di più a fattori emozionali nella scelta di un prodotto da consumare che dovrà avere dei confini ben certi e riconoscibili.
L’avere una materia prima che consente di produrre un distillato di grande complessità organolettica può essere il punto partenza per variare l’offerta commerciale sempre più sbilanciata.
Verso i prodotti invecchiati in legno. Come? Ai distillatori non manca la fantasia e una qualche strada si troverà.
Per concludere Il 2024 lo vedrei come punto di partenza per far sempre più conoscere la grappa per quello che è.

Alessandro Revel Chion
Distilleria F.lli Revel Chion
www.distilleria-revelchion.it

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