Non è della percentuale di acqua che c’è in uno spirtis di cui vogliamo parlare, ma proprio di quelle preparazioni liquoristiche che vanno sotto il nome di “acqua”. Sono un almeno una cinquantina e la maggior parte è ricavata per distillazione di alcolati ottenuti per infusione di vegetali o di parti di essi. Quando si tratta dell’estrazione dei principi aromatici di un solo vegetale la preparazione va sotto il nome di acqua aromatica di (assenzio, calamo, cedro, lavanda, lamponi ecc.), mentre quando viene distillato il prodotto di una formula complessa che non di rado però può comprendere una decina di erbe diverse, il liquore che si ottiene è chiamato con nomi di fantasia o di origine storica (acua verde di Marsiglia, acqua della gloria, acqua delle belle donne ecc.). Un’acqua aromatica può anche essere preparata per macerazione e, oltre a essere consumata direttamente, può concorrere come ingrediente nella preparazione di liquori più complessi.
Luigi Odello
No Comments