Dal primo sodalizio creato nel 1922 al Consorzio Nazionale Grappa fondato un secolo dopo: l’associazionismo nella grappa non è stato solamente il promotore di conquiste normative, bensì della vera crescita del settore.
La grappa rappresenta l’accezione più viva e intrigante dell’individualismo e di ciò che ne consegue: nasce da una materia prima povera che, per secoli, la vinellazione prima e le presse poi, esaurivano della sua ricchezza alcolica, inducendo così i distillatori a consumare tante risorse, fisiche ed energetiche, per pochi litri di acquavite.
In un simile contesto non è difficile comprendere l’individualismo – nei due lati della medaglia – in quanto era letteralmente la condizione base per la sopravvivenza.
Ma, come molte volte succede in periodi avari, si scoprì che l’alleanza poteva alleviare un poco i sacrifici di un simile mestiere.
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