La grappa ha subito una battuta di arresto negli ultimi anni. Complici molto probabilmente le politiche di contrasto al consumo di alcolici, come ha, giustamente, sottolineato Lino Stoppani. Penso ci sia anche una sorta di pregiudizio nei suoi confronti ossia che si tratti di un prodotto consumato solo da persone di una certa età, relegato a mero “digestivo” da consumare nel caffè o dopo un pasto particolarmente impegnativo. Se ci pensiamo, quante delle persone che consumano grappa si soffermano a degustarla e percepirne le note aromatiche? Credo pochissimi ed è su questo che dobbiamo lavorare. Penso sia giunto il momento di dare nuovo lustro alla grappa elevandola a prodotto dell’eccellenza enogastronomica italiana. Bisogna fare un cambio nella comunicazione e cominciare ad esaltarne le note aromatiche. Sfruttando proprio la mixology e organizzando eventi dedicati all’analisi sensoriale è possibile avvicinare anche i più giovani al consumo della grappa. In questo, sicuramente i Narratori del Gusto potranno dare il loro contributo.
Federica Ciconte