Potreste indicarmi alcuni abbinamenti di frutta o dessert con grappa?
Gianni
Possiamo suggerirti di abbinare il nostro distillato con pesche e amaretto, tortino di cioccolato e frutti di bosco, panforte e semifreddi. Ottima riuscita anche sul gelato. Se desideri saperne di più, ti consigliamo di leggere Grappa & Cucina nella tradizione delle Venezie, edito dal Centro Studi Assaggiatori, e Grappa – Tradizione da non dimenticare di Marino Damonti.
Mi è stato recentemente regalato un recipiente dove mettere la grappa. Sarebbe mia intenzione mettervi all’interno oltre a una buona grappa anche delle erbe, ho visto sul vostro sito che ne elencate un paio. Quale grappa è idonea a un’aggiunta di erbe o frutti? Quale erba o frutto, tra le innumerevoli che di sicuro si possono aggiungere, è da voi consigliata per fare risaltare il profumo della grappa? Dell’erba o del frutto quali sono le quantità consigliate?
Paolo
Le grappe contenenti piante aromatiche o loro parti, nonché frutta o loro parti, sono ottenute impiegando acquaviti con caratteristiche particolari a seconda della pianta officinale che s’intende aggiungere. L’aromatizzazione della grappa con erbe e/o frutta ha lo scopo di caratterizzarla maggiormente sia sotto il profilo organolettico che per aumentarne le proprietà galeniche.
Le piante officinali sono così chiamate perché hanno proprietà farmacologiche che derivano loro per una serie di composti chimici. Molti di questi sono in grado di essere solubilizzati dalle miscele idroalcoliche. Questi composti si possono suddividere in gradi famiglie: zuccheri, acidi organici, fenoli, saponine triterpeniche, alcaloidi, essenze e amari, resine.
La preparazione delle grappe aromatizzate può avvenire, mediante macerazione nella grappa, di una pianta officinale, o di parti di essa, allo stato fresco, secco o sotto forma di tintura alcolica.
Esiste una grappa di mela cotogna? Se sì, come si chiama? Chi è l’eventuale produttore?
Armando
La denominazione “grappa” è riservata esclusivamente all’acquavite di vinaccia prodotta in Italia. Pertanto tutti i distillati che siano derivati da prodotti diversi dalle vinacce, cioè dalla buccia e dalla polpa dell’uva che residuano dal mosto quando viene pressato per ottenere vino, non possono chiamarsi “grappa”. Se si distilla un frutto si ottiene un’acquavite di frutta seguita da nome del frutto utilizzato. Il prodotto che si ottiene dalla distillazione delle mele cotogne è quindi chiamato “acquavite di mela cotogna”.
Le acquaviti di frutta non fanno parte delle competenze del nostro Istituto, che si occupa di grappa. Per quanto possiamo dirti, l’acquavite di mele cotogne viene prodotta principalmente nelle province autonome di Trento e di Bolzano. La produzione è molto limitata anche in considerazione del fatto che la produzione stessa della mela cotogna è molto bassa. In quanto Istituto preferiamo non indicare specifici produttori.
Un suggerimento ci sentiamo di darti da amici: perché non ti cimenti ad assaporare le mille sfumature di profumi e aromi delle superbe grappe che si ottengono nel nostro paese? Se già non conosci il nostro mondo ne rimarrai affascinato.
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