Quest’anno siamo in quaranta. Proprio così: quaranta distillerie che aprono al pubblico il 5 ottobre prossimo in occasione di Grapperie Aperte 2008, giunta alla sua quinta edizione. Mai così tante nella breve, ma sinora significativa, storia di questa manifestazione nazionale.
Un dato che mi permette di spendere qualche riflessione sul mondo della grappa. Soprattutto di farlo in senso ottimistico. Non sono sempre tempi facili per chi distilla. L’economia nazionale, si sa, non tira più, per la verità non tira da molto. Oltre che a fronteggiare una congiuntura non favorevole, i distillatori si trovano a fare i conti tutti i giorni con la burocrazia che, in tutta onestà, appare in Italia più pesante e macchinosa di assetti normativi diversi vigenti in altri paesi dell’Unione Europea.
In questo quadro non facile, i grappaioli, gente testarda e appassionata, non mollano. Quaranta distillerie che aprono le proprie porte ai visitatori sono un segno di una vitalità ostinata che, per fortuna, sembra dura a morire. Per questo a noi il numero delle aziende che partecipano quest’anno a Grapperie Aperte ci sembra avere un significato che va al di là del semplice dato da registrare. E’ un segno di vitalità di un settore che è molto cambiato negli anni nelle sue forme espressive, ma che conserva una notevole voglia di fare. Un numero magico, questo “40”: quaranta infatti sono i milioni di bottiglie di grappa prodotte annualmente, quaranta sono i gradi alcolici più comunemente adottati per la grappa. Un “40” che ci pare quindi un buon segno per il nostro settore.
Cesare Mazzetti
Presidente – Istituto Nazionale Grappa
presidenza@istitutograppa.org
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