Ogni grappa è uguale a se stessa, ma racconta una storia diversa a ogni persona che incontra. Perché la mappa che ognuno di noi si genera della realtà può essere simile ma mai uguale a quella di un altro. Ecco perché è così bello assaggiare in compagnia e scambiarsi le informazioni su quanto si scopre: è solo così che la mappa della grappa in questione si completa, si dettaglia e assume tridimensionalità. Sempre tenendo presente che la grappa è un ambiente così complesso che cambia al contatto con l’aria, evolve, generando così aspetti inediti del suo essere. E anche l’assaggiatore evolve, perché la sua percezione olfattiva cambia man mano vengono elaborati gli stimoli odorosi, non da meno di quanto può cambiare il suo stato psicologico sotto l’influenza dell’esperienza e – perché no? – dei millilitri di alcol che assume.
Luigi Odello
Il codice sensoriale grappa
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