La grappa è indubbiamente un prodotto che attrae sempre di più anche il pubblico femminile. Un tempo sembrava che le donne e la grappa dovessero viaggiare su strade parallele il cui unico punto d’incontro era il compagno, padre, marito o fratello amante del distillato. Nel tempo la prospettiva è fortunatamente mutata, sia perché il distillato di bandiera si è ingentilito che perché le donne stesse hanno deciso di entrare nel mondo del bere generoso. L’evoluzione è stata tale che nel 2001 è stata fondata un’associazione ad hoc, le “Donne della Grappa”.
Tra le fondatrici imprenditrici grappaiole, tecniche del distillato e giornaliste, animate dal desiderio di porre in maggiore luce il ruolo che spesso ha la donna in distilleria e di divulgare la cultura dell’assaggio della grappa. Oggi l’associazione conta ben 300 membri in tutta Italia (ma anche una socia giapponese): al gruppo delle fondatrici si sono aggiunte donne che lavorano in locali ed enoteche, barladies e consumatrici. L’associazione è molto attiva e partecipa a manifestazioni e fiere. Inoltre organizza serate dedicate alla grappa. Allo scorso Vinitaly, la grande vetrina nazionale del vino e dei distillati, è andata in scena “La grappa è donna”, una degustazione guidata a cui hanno aderito quasi un migliaio di visitatori.
Maggiori informazioni: www.donnedellagrappa.it
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