Definire quando, con chi e come va bevuta la grappa rappresenta un’impresa piuttosto ardua per un solo motivo: un grappino si può bere sempre, con chiunque e senza una regola precisa sul “come”. È un assioma difficile da accettare perché può apparire l’esagerazione dell’amatore di turno. Ma esso poggia la sua ragione d’essere proprio sulla cultura secolare della grappa che ha fatto di essa un’acquavite poliedrica, o meglio, un insieme di spiriti accomunati dal nome grappa, perché provenienti dalla medesima materia prima, distillata direttamente in alambicco, ma nettamente diversi nelle caratteristiche sensoriali. E questa diversità, ottenuta con ingegnose varianti di processo, permetteva di avere, anche in regime di autarchia coatta, un vero bar di famiglia con l’acquavite adatta a ogni occasione e a ogni ora del giorno.
Il momento di consumo
Una grappa bianca, giovane, schietta e nervosa è quanto di meglio si può apprezzare dopo un momento sportivo, specialmente se trascorso a temperature medio basse e a stretto contatto della natura. La grappa, almeno da noi, è senz’altro il distillato più ecologico, quello che maggiormente evoca la natura, la terra, gli spazi liberi e sconfinanti. Così il consumo, dall’originaria circoscrizione rurale, rustica e montanara, si è esteso ai salotti della città e – non senza un pizzico di snobismo – al completamento di incontri conviviali importanti tra gente che se ne intende. I tipi raffinati di grappa hanno anche conquistato il pubblico femminile che, tra l’altro, nel rito di consumo di questa acquavite trova un elemento, seppur simbolico, di parificazione con i maschi. La grappa giovane, ora a gusto semplice, ora aromatica, spazia quindi a tutto campo. Ma quella invecchiata, soprattutto quella educata in legni pregiati per tempi medi e lunghi, difende bene i suoi momenti di consumo: la meditazione e la conversazione soprattutto serali o post-prandiali. In quest’ultimo aspetto – ossia nel rito del digestivo – trova un concorrente nella grappa aromatizzata anche se oggi, non più medicina come un tempo, è in forte calo di popolarità. La moda dei gusti gentili e il moderno amore per le cose semplici l’hanno ostracizzata. Ma non del tutto: grappe artigianali aromatizzate mediante infusione di erbe rare e curiose trovano ancora apprezzatori affezionati in cerca di nuove emozioni.
Luigi Odello
Il codice sensoriale grappa
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