L'opinione

Che cosa si attende la grappa dal punto di vista commerciale? Il pensiero di Sandro Bottega

Siamo a fine anno e, per tutti, come sempre, è tempo di bilanci. Ma anche di pensare a come sarà il 2024. Abbiamo quindi chiesto ad alcuni grappaioli, che essendo molto vicino alla nostra acquavite di bandiera hanno con essa una relazione empatica, che cosa si aspetta la grappa dal nuovo anno. Vi riportiamo le risposte esattamente come sono state espresse.

Dato che la grappa è un distillato la cui prima prerogativa è la genuinità, direi che ci si attende che questa tendenza al salutare – al green – all’ambiente, la vedano riconosciuta come la regina dei distillati e – date le sue caratteristiche di morbidezza che la portano fino ad avere un nome al femminile – essere riconosciuta come il più morbido dei distillati. Whisky, cognac, brandy, rhum, gin sono tutti al maschile e tutti devono essere bevuti con ghiaccio per poter essere resi più morbidi. Solo la vodka e la grappa – entrambe al femminile – possono essere bevute pure e guarda a caso entrambe sono le più morbide.
I produttori però devono fare distillati più raffinati nel gusto, nei profumi, nel packaging e nella proposta al consumo.
E lo devono fare tutto insieme per poter creare un nuovo trend: gli eroi fanno la storia ma poi sono i popoli che cambiano la civiltà.
Un’ultima cosa: avere gli alcoli superiori a 150mlg/litro come 50 anni fa, non aiuta certamente questo processo.

Sandro Bottega
Bottega
www.bottegaspa.com

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