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Si può parlare di grappa senza saperla assaggiare?

Ho già avuto modo di dirlo altre volte, ma non mi stancherò mai di ricordare quanto è cambiata la grappa negli ultimi anni. O, meglio, quanto è cambiata la sua immagine. Da distillato per scaldarsi o per correggere il caffè a vero e proprio prezioso profumo da bere. Un bel salto di qualità, non c’è che dire.
Ma come si è arrivati a ridefinire in questo modo l’immagine della grappa? Innanzitutto va dato merito a molte aziende di avere saputo svecchiare il prodotto. E di averlo fatto sapientemente, senza cioè snaturarlo, perfezionandolo senza recidere i legami, fondamentali, con la tradizione e l’esperienza dei padri. A fianco quindi di importanti miglioramenti a livello di produzione, con nuove tecnologie per garantire una qualità maggiore, si sono avuti dei cambiamenti nel marketing, con nuove modalità di presentare la grappa, ad esempio in confezioni innovative, e lo sfruttamento di canali nuovi per la comunicazione.

Credo però che tutto ciò avrebbe avuto certo meno efficacia se non fosse intervenuto un altro fattore. La grappa ha progredito, e progredisce, verso una nuova giovinezza grazie anche alla vasta opera di ricerca condotta a livello chimico e sensoriale. Questa ricerca ha avuto importanti ricadute e non solo in senso tecnico. Infatti, opportunamente comunicata, ha dimostrato alla gente che dietro a un bicchierino di grappa c’è spesso un sapere complesso. Che quindi non era soltanto un distillato per scaldarsi. E non è stato poco.

Comunicare oggi il nostro distillato significa proprio continuare a comunicare questo sapere e il modo migliore è insegnare a conoscerlo, ed assaggiarlo. Insegnare quindi a chi comunica per lavoro e a chi consuma. Per i primi organizzeremo a Roma il 9 maggio un seminario dedicato alla stampa, italiana ed estera, alla Camera dei Deputati, così da coinvolgere anche i parlamentari. Lo stesso seminario sarà poi proposto a settembre a Milano, sempre per i giornalisti. Per gli altri, i consumatori appassionati, quelli del passaparola tra amici, ma anche per chi vuole avvicinarsi a questo mondo per la prima volta, l’appuntamento sarà il 14 ottobre con l’edizione 2007 di Grapperie Aperte.
E a questi seguiranno certamente altri appuntamenti di studio e assaggio della grappa: siamo convinti che la cultura del prodotto sia ancora centrale nel suo consumo. E di cose da dire sulla grappa ne abbiamo veramente ancora molte.

Cesare Mazzetti
Presidente – Istituto Nazionale Grappa
presidenza@istitutograppa.org

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