Se è vero – e lo è – che la grappa nasce per dare piacere, allora il discorso potrebbe chiudersi velocemente: il top di gamma dipende dalle caratteristiche sensoriali. Ma sappiamo benissimo che larga parte dell’umanità compendia i propri sensi (che molte volte utilizza quasi a sua insaputa) con il ragionamento e quindi ha bisogno di essere guidata verso le eccellenze. Anche ammesso che esistano persone colte in materia che sanno riconoscere un top di gamma a occhi chiusi e orecchie spente, queste devono comunque venire a contatto con l’acquavite per poterla apprezzare e dunque, per portarle, a un top di gamma occorrono dei filoni narrativi convincenti.
In poche parole, potremmo definire il top di gamma di una distilleria come il prodotto che, su tutti gli altri, meglio ne rappresenta la filosofia, ha la storia più bella da raccontare e caratteristiche sensoriali tali da farsi amare. Come nasce quindi un top di gamma? Quali caratteristiche deve possedere? Quali storie deve poter narrare?
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