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Frutta esotica nella grappa? Non c’è eppure si sente

L’Albero degli aromi permette di capire a colpo d’occhio quali sono le note caratterizzanti un qualsiasi prodotto: ogni aroma è collocato in una “bolla”, tanto più grande quanto è maggiore il numero di giudici che l’ha individuato.

Nell’Albero della Grappa di Barolo invecchiata 12 anni, della Distilleria Marolo, si distingue la nota di frutta esotica, la più rilevata fra le note fruttate. Un comune consumatore, sempre più attento agli ingredienti di ciò che compra ma solitamente poco allenato all’utilizzo dei sensi, potrebbe stupirsi di non trovare ananas, mango o avocado in etichetta. Eppure, assaggiato il prodotto con un po’ di curiosità, la nota sarà ricercata e con ogni probabilità percepita. Questo perché il sentore di frutta esotica nasce dall’azione dei microrganismi sulla materia prima, da cui si generano gli esteri etilici degli acidi capronico, caprilico e caprico, i veri responsabili di questo aroma. Ecco che l’assaggio di un prodotto diventa divertente e arricchente allo stesso tempo.

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