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Andare per grappa, sempre più normale

Esiste un turismo della grappa? Sì, anzi è sempre esistito. Ma, da quanto vediamo, ultimamente sta diventando sempre più normale. Questo per dire che non è più tanto esotico: la gente si sta abituando oltre che all’andare per vino e cantine anche all’andare per grappa.

Sono stati numerosi i giornalisti che ci hanno contattati negli ultimi mesi per scoprire insieme a noi itinerari grappicoli. Ad esempio un noto giornale dedicato agli amanti della moto ci ha chiesto di collaborare a definire un tour della grappa. Siamo stati contattati poi anche da guide e giornali di viaggi per itinerari in varie regioni d’Italia. Insomma, pare proprio che scoprire la grappa possa essere un buon motivo per una gita fuori porta o per passare un’intero weekend tra le distillerie e le terre che le ospitano. Parla chiaro in questo senso il successo di Grapperie Aperte 2006: 17.000 persone in 32 distillerie in una bella domenica di ottobre (quest’anno si continua con l’edizione 2007 il prossimo 14 ottobre). La grappa quindi percorre sempre di più, e sempre meglio, la strada indicata dal vino. Sempre meno considerata distillato che semplicemente “scalda”, diventa sempre più distillato che affascina con la sua ricchezza aromatica e che genera nella gente la curiosità di scoprire i territori cui è legata.

Una bella evoluzione che l’Istituto Nazionale Grappa intende sostenere con una politica di divulgazione costante di cui Grapperie Aperte è certamente il fiore all’occhiello.

Cesare Mazzetti
Presidente – Istituto Nazionale Grappa
presidenza@istitutograppa.org

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