L’amaretto è un liquore alle mandorle amare. Ha origini che risalgono a secoli fa in Italia, più precisamente nella regione della Lombardia. La leggenda narra che nel 1525, il pittore Bernardino Luini, allievo di Leonardo da Vinci, fu incaricato di dipingere un affresco nella chiesa di Saronno. Durante la sua permanenza, Luini fu ospitato da una locandiera che, per ringraziarlo, gli offrì un liquore fatto in casa, a base di mandorle amare. Da quel gesto nacque la ricetta dell’amaretto, che con il tempo si è perfezionata e diffusa in tutto il mondo dove la denominazione rimane in genere “amaretto” anche per i grandi marchi. In alcuni casi viene identificato come Almond.
Nonostante le sue origini leggendarie, la produzione commerciale del liquore iniziò ufficialmente nel XIX secolo, quando alcune distillerie della zona iniziarono a imbottigliare e vendere questa bevanda dolce e aromatica. Tra le aziende più note troviamo la famiglia Reina, che fondò la distilleria Disaronno nel 1900
Produzione
Il processo di produzione del liquore inizia con la selezione degli ingredienti principali: mandorle amare (o spesso anche noccioli di albicocca), zucchero, alcol e aromi naturali.
Si inizia con la macerazione degli ingredienti nell’alcol e, dopo un periodo di riposo, la miscela viene filtrata e addolcita con zucchero o sciroppo. In alcune varianti più moderne, possono essere aggiunti aromi naturali o essenze per intensificare il sapore. La gradazione alcolica finale varia generalmente tra il 24% e il 28%.
Caratteristiche sensoriali
Il liquore è noto per il suo profilo sensoriale complesso caratterizzato da note dolci e amare che lo rendono unico nel panorama dei liquori dolci.
Aspetto: si presenta con un colore ambrato caldo e luminoso, che richiama l’oro scuro e il miele.
Aroma: il bouquet è dominato da note di mandorla tostata (tra le molecole principali si rileva la benzaldeide), marzapane e vaniglia. In alcune versioni si possono percepire anche sfumature di caramello e spezie come la cannella o il cacao.
Gusto: al palato, il liquore è decisamente dolce ma ben bilanciato dall’amarezza delle mandorle ed eventualmente dai noccioli di albicocca.
Servizio e consumo
L’amaretto è molto versatile e può essere consumato in diversi modi:
- da solo: servito liscio o con ghiaccio, come digestivo dopo pasto;
- cocktail: L’amaretto è utilizzato in numerosi cocktail, tra cui il celebre Amaretto Sour, che combina il liquore con succo di limone fresco e sciroppo di zucchero per un equilibrio perfetto tra dolce e acidulo;
- gastronomia: è perfetto per aromatizzare dolci e dessert, come il famoso tiramisù o torte a base di mandorla. Si usa anche per dare una nota alcolica a creme, gelati o persino biscotti. Può essere spruzzato su frutta fresca o mescolato a caffè e cioccolata calda per un tocco goloso.